lunedì 12 gennaio 2009

Licia sentiva ormai il deserto dietro di sè.

Era lì a pochi passi dal tallone delle sue scarpe.
Davanti a sè, l'ignoto.
Aveva un sentore inconsistente, come è inconsistente la memoria di due bambini. Un odore che rifuggiva, ma che a volte l'agguantava nel buio come un incubo di cui poi non si ricorda più nulla.
Solo il terrore rimaneva.
Con l'adrenalina in corpo e il cervello a mille, ne era certa, sicura come lo si è dei propri demoni personali.
Nel nero più profondo, a pochi centimetri dal suo naso, c'era la morte.

3 commenti:

Valberici ha detto...

E poi che succede? ;)

リチャ・Licia ha detto...

Poi stoppa i muse, spegne l'ipod, e scende dalla sua aygo.
E il giorno dopo combatte di nuovo con l'angoscia che l'avere dei cari all'ospedale le mette.

c'est la vie.

Anonimo ha detto...

senza parole..
ti sono vicina, tesoro.