martedì 4 novembre 2008

apnea

Eccomi qui.
Sono le una e tre, mentre inizio a scrivere.
Sono sul divano, con solo la luce della lampada a farmi compagnia, che G. è andata a dormire dopo Grace Anatomy e Nip&Tuc: ha comprato il cavo per l'altra tv, addio studio!
Non mi spiace stare da sola, ma so che è così per via di G. che è nella stanza accanto, e perchè abbiamo passato la serata insieme.
Mi sono accorta che da sola non riesco a stare, ma basta che ci sia una persona in casa e allora sono tranquilla, anche se magari non ci parlo tutto il giorno.
Il cervello fa strani giochi.

E' un pò che non scrivo... è che mi sento sempre poco presente a me stessa: sono incline ad osservare molto le cose e a pensarci su altrettanto, ma tra l'università e il voler stare dietro almeno teoricamente a quello che mi piace, non ho tempo sufficente e sento come se non completassi i miei processi, come quando si aprono tante finestre su mozilla (o quello che è), non si da il tempo di caricare e le si chiude subito, non so se mi spiego.
Questo non rielaborare mi destabilizza e mi lascia in confusione. Mi sento un frappè.
Mi sento un anfibio. Uno un pò sfigato, perchè loro sono naturalmente progettati per stare bene sia in acqua che in aria, a me invece mi pare di non saper nuotare e di stare a malapena in piedi.