martedì 21 maggio 2013

Meanwhile, inside...

-Fa male ancora eh?
-Mh.
-...Perché?
-Non so...tu lo sai?
-Io?Certo che no, vedo solo che diventi rigida e ti accartocci.
-...Passerà secondo te?
-Sì
-E io sarò sempre io?
-Con qualcosa in meno e forse qualcosa in più.
-Pari.
-Come?
-No dico, se avrò qualcosa in meno e nel contempo qualcosa in più ci sarà comunque parità.
-Non è detto, mica sei fatta di numeri e quantità.
-Ah.
-Eh.

lunedì 2 novembre 2009

Famose due risate

o piangiamoci su: questi sono due file audio che ho scovato nel pc, cercando di fare ordine tra le cose da salvare e da buttare pre-formattazione.
Io ho riso assai, li avevo registrati un annetto fa. Sono pessimi, vi avviso! E le canzoni sono del tipo che mia mamma classifica come "piagnistei".

Di eventuali indigestioni/vetri rotti o simili non ne voglio sapere!

...A mia discolpa posso dire che li ho fatti col microfono delle cuffie di skype, con sotto un video di youtube e giusto per...ok ok, non è colpa del microfono, lo so!!



mercoledì 16 settembre 2009

such small hands

Somewhere i have never travelled, gladly beyond
any experience,your eyes have their silence:
in your most frail gesture are things which enclose me,
or which i cannot touch because they are too near

your slightest look easily will unclose me
though i have closed myself as fingers,
you open always petal by petal myself as Spring opens
(touching skilfully,mysteriously) her first rose

or if your wish be to close me,i and
my life will shut very beautifully,suddenly,
as when the heart of this flower imagines
the snow carefully everywhere descending;

nothing which we are to perceive in this world equals
the power of your intense fragility:whose texture
compels me with the colour of its countries,
rendering death and forever with each breathing

(i do not know what it is about you that closes
and opens;only something in me understands
the voice of your eyes is deeper than all roses)
nobody,not even the rain,has such small hands

-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-

Il tuo più tenue sguardo
facilmente
mi aprirà
benché abbia chiuso me stesso
come dita sempre mi apri
petalo per petalo
come la primavera fa
toccando accortamente
misteriosamente
la sua prima rosa
e io non so
quello che c'è in te
che chiude e apre
solo qualcosa in me
comprende
che è più profonda
la voce dei tuoi occhi
di tutte le rose
nessuno
neanche la pioggia
ha così piccole mani

Edward Estlin Cummings

martedì 8 settembre 2009

There





sabato 5 settembre 2009

soap bubbles

Il clima di oggi mi piace. Certo, se piovesse sarebbe perfetto.
Sarei anche riuscita a studiare di continuo dalle otto fino ad ora se non mi distraessi ogni due kanji e mezzo.
Perchè pensavo.
Pensavo mentre la mia compagna di stanza, che non è più quella dell'anno (scolasticamente parlando) appena passato, ma quella dell'anno prima (ossia quella appena tornata dall'overseas in Giappone), parlava con i genitori su skype in francese (essendo della svizzera francese).
Ha ricevuto i risultati del noryoku, che ha passato con un voto più che degno.
Pensavo che io sono ancora qui ad imparare il kanji di osoi, ritardo.
Appunto. Quanto sono lenta. Mi sento andicappata in qualcosa dentro di me, in cosa non so.
Sì, sì... ognuno ha i suoi tempi, la sua strada... ditelo a mio padre.
Pensavo anche che vivere con altra gente non è per me. Che mi pare il mio comportamento sia sempre sotto esame, e che gli altri questo stesso esame non lo passino.
Pensavo anche che stare da sola mi spaventa, ho il terrore di buttare il tempo e ritrovarmi con in mano niente, solo rimpianti e rimorsi.

mercoledì 2 settembre 2009

here and nowhere

Ogni volta che mi metto davanti al pc per cercare di scrivere un post che sia abbastanza... non so, diciamo solo abbastanza...mi vengono in mente tutte le cose di cui non posso, non voglio o sarebbe meglio non parlare. Per non stressare, per non buttarmi giu, per non fare la solita rompipalle, per non rimanerci male a giorni di distanza.
Ma mi chiedo se il fatto che io non riesca a dire quello che penso, oppure che i miei pensieri siano così contraddittori da comprendere sia bianco che nero, insomma se il mio modo di pensare non mi blocchi anche qui. Cioè è evidente che mi blocca anche qui, volevo dire se non è il caso di fare qualcosa in merito. Anche di prendere una posizione qualsiasi, anche se per me è sbagliata comunque e giusta comunque.
E' che per me tutto è giusto. Non riesco a reagire a niente e al comportamento di nessuno perchè tutto è giustificato almeno in parte.
Tante volte mi sembra che tutto sia di una banalità così profonda che non c'è bisogno di dire niente.
Comunque qualcosa cambia: da oggi scrivo pensando di fare qualcosa per me e non per chi legge. ...mi chiedo se non sarebbe meglio migrare blog o tenerne due, e dare il nome di quello nuovo non a tutti, per parlare senza ansie. Bah, già tenerne uno come si deve non mi riesce...

martedì 23 giugno 2009

Want to grow up...